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Puglia: trend assicurativi e territorio

Pubblicato il
14 Luglio 2025
IAMA Sales Professional

I macrotrend economici e assicurativi

Nel corso del 2024 il PIL regionale si stima abbia visto una, seppur modesta, crescita rispetto al 2023, di poco superiore rispetto a quanto stimato per il complesso del sistema/Paese.

In questo contesto, la raccolta assicurativa in regione si è mostrata maggiormente correlata all’andamento di settore a livello nazionale, che non alle dinamiche di prodotto interno locale (come già visto con le dinamiche registrate nel biennio 2020/2021), con una crescita complessiva di oltre il 7%, incentrata in particolar modo sul settore vita. In crescita anche il segmento danni, soprattutto i danni non auto.

Nel complesso i premi medi per residente si stimano ancora al di sotto della media nazionale, con una media pro-capite di differenziale pari a € - 1.145,66, e una sotto-assicurazione diffusa tra rami danni e rami vita.

Questa dinamica è comunque mitigata dal trend complessivo del rapporto premi/pil, che si attesta, in genere negli ultimi 6 anni, intorno al rapporto complessivo nazionale, con un balzo in avanti nel corso del 2024 (circa 7% contro il 6,62% italiano).

I protagonisti della domanda assicurativa: Popolazione e Imprese

La popolazione regionale, tra il 2018 e il 2024, si è inquadrata in un trend complessivamente negativo, con un’accelerazione nell’ultimo anno (-1,27%), quasi il doppio rispetto al totale Italia (-0,69%). Questa dinamica, ma non solo questa, sta andando ad incidere, come descritto sotto, sul reperimento di manodopera da parte delle imprese.

Secondo Banca d’Italia “Nell'industria, dopo il lieve calo dello scorso anno, nei primi nove mesi del 2024 sono emersi alcuni segnali di recupero dell'attività, che hanno però riguardato solo le imprese di minori dimensioni. L'andamento del settore continua a essere condizionato dall’incertezza del quadro geopolitico globale e dalla bassa domanda estera, che si è riflessa, nella prima metà dell'anno, in un leggero calo delle esportazioni”. Nel complesso, conferma la Banca d’Italia, la crescita è stimata nello 0,5%.

Sempre secondo l’Istituto Centrale “La contenuta crescita dell’attività economica si è associata, nel primo semestre del 2024, a un andamento dell’occupazione che è rimasto espansivo, anche se in misura inferiore allo scorso anno… le imprese hanno evidenziato il permanere di difficoltà nella ricerca di manodopera. Per effetto dell’aumento dei redditi nominali e del calo dell’inflazione, è proseguita la ripresa del potere di acquisto delle famiglie”.

I criteri di accesso al credito per le imprese hanno visto una maggiore restrizione da parte delle Banche, e per quanto riguarda le famiglie, quest’ultime hanno incrementato la domanda di credito, a fronte di un approccio improntato ad una maggiore cautela da parte degli Istituti.

La Banca d’Italia registra, nel complesso, infine i depositi si sono attestati a oltre € 77 mld, con una crescita di circa il 2% a Dicembre 2024, e i titoli a custodia sono ammontati, alla stessa data, a oltre € 28 mld, con una crescita di quasi il 25%, di cui la maggior parte in titoli di stato (€ 10,7 mld, +40,5%) e in quote di OICR (€ 11,3 mld, +11,8%),  ciò che può aprire ampie riflessioni sulle potenzialità del settore assicurativo, che ha registrato +5% circa in ambito vita/risparmio/investimento, lontano dalle dinamiche del risparmio gestito/amministrato.

La dinamica assicurativa della Regione Puglia: la distribuzione

Dall’analisi incrociata di reti bancarie e territorio, al 2024 oltre 170 mila persone e oltre 11.000 imprese vivono in comuni che non hanno sportelli bancari, mentre oltre 300 mila persone e 20.000 imprese risiedono in comuni che ne hanno soltanto uno. Nel complesso quindi oltre il 26% dei comuni pugliesi non ha sportelli bancari sul proprio territorio e la situazione potrebbe peggiorare rapidamente, visto che quasi il 23% ne ha soltanto uno, a fronte di una digitalizzazione bancaria che vede la Puglia al sest’ultimo posto per utilizzo di Internet Banking tra le Regioni italiane. I maggiori protagonisti di questo processo sono le banche di grandi dimensioni, e quelle di media dimensione e le realtà locali sorreggono, insieme agli Uffici Postali, la distribuzione.

Distribuzione bancaria 2023-2024

Fonte: elaborazione su dati Bankit e bilanci delle Banche

Se guardiamo il fenomeno nel complesso, includendo anche gli intermediari iscritti in Sezione A e B del RUI, tra il 2018 e il 2024 circa l’8% degli intermediari è andato scomparendo, di questi la flessione maggiore è rappresentata, sui 6 anni, dalle banche (-20%), mentre gli intermediari iscritti in Sezione A e B del Rui sono diminuiti di solo l’1%. Le uniche realtà in contro-tendenza sono state le banche locali, che hanno visto una crescita degli sportelli di circa il 26%.

La dinamica assicurativa della Regione Puglia: la raccolta premi

Sempre nell’arco temporale che va dal 2018 al 2024, i premi raccolti hanno visto tre diverse dinamiche:

  1. Un andamento costante dei premi vita raccolti;
  2. Un andamento sostanzialmente costante dei premi raccolti in ambito RC Auto, nonostante un considerevole incremento tariffario nel periodo di osservazione;
  3. Una crescita costante della raccolta dei premi del Ramo Danni diversi dall’RC Auto.

Raccolta Premi per Ramo 2018-2024

Fonte: elaborazione su dati IVASS e bilanci delle Compagnie

La dinamica della raccolta complessiva negli anni, ha compensato la flessione della popolazione residente sull’andamento dei premi pro-capite, che rimangono così di fatto costanti.

Nello stesso periodo di osservazione, invece, il “Sistema Paese” ha visto un incremento dei premi medi per residente stimabile nel 10%, e ciò dimostra, a livello regionale, un mancato impegno da parte delle reti o, forse, un venir meno delle grandi reti bancarie, che sono sempre più le principali protagoniste della raccolta assicurativa.

Premi pro capite per rami 2018-2024

Fonte: elaborazione su dati ISTAT, IVASS e bilanci delle Compagnie

Aggiornamento: Gennaio/Giugno 2025

Desertificazione bancaria

Negli ultimi 12 mesi si sono registrate le chiusure di 28 sportelli in regione.

La “Top 10” delle Banche della Regione, rispetto a Giugno 2024, è rimasta sostanzialmente invariata, sebbene con una considerevole riduzione di sportelli: dei 28 chiusi nel complesso, infatti, 25 erano di questi istituti; attualmente le prime 10 banche regionali rappresentano il 74,39% del totale delle banche (era il 75,66% a Giugno 2024).

  • INTESA SANPAOLO S.P.A. (146)
  • UNICREDIT, SOCIETA' PER AZIONI (89)
  • BANCA POPOLARE PUGLIESE - SOCIETA' COOPERATIVA PER AZIONI (83)
  • BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. (76)
  • BDM BANCA S.P.A. (65)
  • BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA - SOCIETA' COOPERATIVA PER AZIONI (56)
  • BPER BANCA S.P.A. (51)
  • CREDITO EMILIANO S.P.A. (38)
  • BANCA NAZIONALE DEL LAVORO S.P.A. (IN FORMA CONTRATTA BNL S.P.A.) (33)
  • BANCO BPM SOCIETA' PER AZIONI (31) 

Dal punto di vista della più ampia distribuzione assicurativa, è pressoché invariato il numero di Agenti e Broker operanti in regione (con un calo di poco meno dell’1%, soprattutto ad opera delle agenzie), mentre rimane numerosa la “pattuglia” di intermediari iscritti in Sezione “E” (11.464).

Assicurazioni e dati bancari

Al fine di comparare in maniera più significativa le performance di raccolta regionali con quelle nazionali vediamo ora, sia in termini aggregati che in termini pro-capite, la fotografia di alcuni indici in relazione ai dati bancari relativi alla ricchezza regionale e, all’interno della regione, pro-capite (v. nota metodologica).

Macro indici Puglia vs Italia

Fonte: elaborazione su dati Banca d’Italia, IVASS e operatori del mercato

Dall’analisi degli indici incrociati delle disponibilità liquide e delle potenzialità commerciali derivanti dai valori dei beni immobili, si deduce (rispetto alla media nazionale) una “sotto” performance, nel 2024, per quanto concerne la raccolta assicurativa danni non auto, mentre si conferma l’andamento positivo per quanto concerne la quota di risparmio gestito/amministrato in prodotti assicurativi di risparmio/investimento.

Ulteriori evidenze si possono trarre dalle realtà territoriali/regionali simili.


Nota metodologica

1. Dati territoriali

  •  I dati territoriali delle reti distributive bancarie sono valutati in base agli Albi di Vigilanza della Banca d’Italia, tenendo conto delle sole reti bancarie “tout court” che esercitano il complesso dei servizi bancari.
  •  I dati dei distributori assicurativi (Iscritti al RUI in Sezione A e B), sono valutati in base alle evidenze delle iscrizioni al RUI alla data di stima, tenendo conto delle realtà che hanno sedi territoriali, oltre alla Direzione Generale localizzata in una specifica città.

2. Dati bancari

  • I dati bancari territoriali sono tratti dai report Banca d’Italia e rielaborati sulla base dei bilanci delle realtà bancarie, tenendo conto del dato di “ricchezza”, ridefinito al fine di determinare i fondi dai quali prelevare le disponibilità destinate alla sottoscrizione di polizze assicurative, sia danni (disponibilità liquide) che vita (risparmio amministrato e risparmio gestito).
  • I dati bancari nazionali sono stati ridefiniti in termini omogenei rispetto a quanto descritto nei dati bancari territoriali.

3. Dati assicurativi e dati bancari

  • Si è tenuto conto delle differenze contabili: in ambito bancario il concetto di raccolta è riconducibile ad un concetto di “fondo”, mentre in ambito assicurativo rappresenta un concetto di flusso, al lordo di eventuali liquidazioni e riscatti.
  • Gli indici bancari/assicurativi sono definiti in questi termini:
    • Premi danni tot/depositi: si ipotizza che, dati gli importi tariffari, le famiglie e le imprese attingano dai fondi liquidi (depositi e contanti) per sottoscrivere le polizze.
    • Premi danni non auto/depositi: stessa metodologia sopra esposta.
    • Premi vita raccolti/Titoli a custodia e risparmio gestito: si ipotizza che gli investimenti in polizze di risparmio/investimento derivino dal disinvestimento/scadenza di prodotti finanziari.
    • Premi danni non auto/immobili: si rapportano le sottoscrizioni in prodotti danni non auto al valore stimato degli immobili, quale bene che principalmente è oggetto di maggior tutela assicurativa.

Articolo di: Sergio Pollini

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