Il mondo della finanza etica è una realtà crescente in Italia e nel resto del mondo. Perché? Quali sono i suoi obiettivi? Perché sempre più investitori cercano nuove soluzioni per investire i propri risparmi con garanzie di obiettivi?

 
La visione che gli investitori hanno della finanza è stata collegata sempre al mero raggiungimento della remunerazione del capitale da ottenere, nel rispetto delle leggi, con determinazione senza però ulteriormente valutare altri aspetti nelle scelte operative e di investimento che non fossero quelli strettamente collegati a valutazioni tecnico finanziarie.
 
La nascita della finanza etica è una risposta alla ricerca nuovi approcci al mercato del credito e degli investimenti. Le crisi finanziarie e gli scandali che hanno toccato, anche negli ultimi anni, il mondo finanziario internazionale hanno aumentato la riflessione su modalità operative ed obiettivi nuovi della finanza e la richiesta di strumenti coerenti con questi fini. Gli investitori cercano rassicurazioni su come vengono impiegati i propri soldi, non solo aspettandosi rischi coerenti con le proprie aspettative ma anche che gli investimenti effettuati sostengano l’economia reale, con modalità attente alla società ed all’ambiente in cui tutti viviamo.
Il RENDIMENTO, il PROFITTO e la REMUNERAZIONE DEL CAPITALE vengono tutti intesi come giustificabili, per un numero crescente di risparmiatori, alla luce degli obiettivi ETICI che gli investimenti così realizzati sono chiamati a raggiungere.
Quali possono essere le modalità con cui un investitore può operare nel mondo della finanza etica?
 
Il credito
Un primo esempio, fondamentale, per comprendere questo fenomeno è il microcredito. Nel 1974 il Bangladesh viene colpito da una inondazione cui seguì una durissima carestia. Davanti ad una situazione così grave, Muhammad Yunus, economista con un dottorato negli Stati Uniti, propose una soluzione “dal basso”. Concedere dei piccoli prestiti ad alcune famiglie permettendo loro di costruire alcuni piccoli oggetti da poi rivendere nei piccoli mercati locali (erano dei mobili di bambù). In questo modo, l’aiuto non fu una mera iniziativa caritatevole, ma divenne uno strumento di sostentamento effettivo alle famiglie che poterono, così, dare inizio a nuove piccole iniziative imprenditoriali.
 
L’idea alla base del gesto caritatevole è semplice ma di un’efficacia senza precedenti: concedere prestiti a un’ampia fascia di popolazione altrimenti esclusa dal credito perché composta da individui e famiglie non solvibili, può porre un freno alla crescita della povertà nelle aree rurali del Paese. È su queste fondamenta che viene avviata la Grameen Bank, la Banca del Villaggio, la prima banca mondiale a occuparsi di microcredito.
 
Nel 2006 Muhammad Yunus e la sua banca vengono così insigniti del Premio Nobel per la Pace.
 
Oggi il microcredito rappresenta un approccio sempre più diffusa anche nel mondo occidentale. In un momento storico caratterizzato da un’evidente restrizione del credito, la nascita e lo sviluppo di soggetti giuridici caratterizzati dal favorire il finanziamento di microrealtà societarie o di singoli imprenditori è un segnale di apertura verso nuove opportunità imprenditoriali e di lavoro.
 
 
Gli investimenti
Valutando, invece, il mondo degli investimenti si nota la grande attenzione su modalità di scelta dei temi di investimento, sugli obiettivi, con diversi riferimenti di base. Per compiere la selezione dei titoli, azionari od obbligazionari, da inserire in un portafoglio di un OICR, vengono adottati dai gestori criteri precisi che devono essere sempre mantenuti presenti e che sono una garanzia per gli investitori. Fondamenti etici generali, si potrebbe dire laici (come i criteri ESG Environmental - Ambiente, Social - Sociale and Governance - Gestione aziendale) , e fondamenti religiosi (in questo caso, crescente è l’importanza della Finanza Islamica, i cui criteri di scelta sono basati sul rispetto della Shari’ah).
Sono cresciuti molti anche i riferimenti di carattere ambientale. Il tema che, oramai da tempo, si sta affermando è, infatti, quello legato agli investimenti che sostengono tematiche green, alla luce delle crescenti problematiche legate all’inquinamento ed all’impatto della CO2 sul clima.
 
Bisogna tener conto che industria finanziaria ed assicurativa ha sviluppato diversi strumenti di investimento che rispondono a queste esigenze: fondi comuni, comparti SICAV, ETF di natura etica stanno segnando costanti nuovi record di raccolta sia in modalità diretta che tramite il loro utilizzo in strumenti gestiti, come le Gestioni Patrimoniali Individuali, o polizze Multiramo.
 
L’analisi della raccolta evidenzia questi risultati:
Morningstar, società di analisi specializzata nel mondo degli strumenti di investimento collettivi, ha pubblicato una ricerca che vede, come raccolta netta in OICR con approccio sostenibile - etico, dei risultati stabili, se non in crescita sistematica.
In miliardi di Euro, la raccolta semestrale in Europa è stata pari a:
•1° sem 2018, 32 miliardi
•2° sem 2017, 29 miliardi
•1° sem 2017, 35 miliardi
Dati importanti, soprattutto considerando che il secondo semestre 2016 vedeva una raccolta netta pari a 20 miliardi di euro.
 
I numeri raccontano, in maniera evidente, l’importanza del mercato e la necessità di proporre soluzioni in linea con le sue aspettative. Siamo di fronte ad un cambio epocale del mercato, di cui si deve essere protagonisti.